A distanza di due mesi dal suo insediamento, il governo delle larghe intese si precipita ad inviare in Israele il suo primo ministro, come sua prima visita fuori dall’Europa, con l’obiettivo di confermare la continuità della politica italiana sulle questioni mediorientali ed il suo sostegno incondizionato ad Israele.
Archivi tag: tecnologie di controllo
Shock climatico ed energetico: il Pentagono si prepara alle proteste
Pubblichiamo un articolo di analisi di Nafeez Ahmed da www.znetitaly.org (Originale: The Guardian) che esplicita molti collegamenti che tornano di continuo nei contenuti del nostro blog.
Il primo effetto della crisi attuale è stato il trasformare le popolazioni “nazionali” in potenziali ma sicuri “nemici” dell’ordine capitalistico. E l’unica figura dello “Stato” ancora utile, nell’orgia dei privatizzatori, resta quella militare.
Non è un fenomeno originale, ma non per questo è meno criminale. Lo abbiamo sintetizzato in diversi articoli come il “dovete morire”: una parola d’ordine dei governi e delle corporation per “superare la crisi” e far ripartire l’accumulazione. Se la crisi, infatti, è – come è – una creisi di sovrapproduzione di capitali, quindi è sovraproduzione di denaro (finanza), merci, industrie, allora è anche sovraproduzione di popolazione.
La risposta classica è stata sempre la guerra. Interimperialistica, ovvero contro un altro imperialismo concorrente /quello tedesco e giapponese,nella seconda guerra mondiale), con grande “consumo” di capitale proprio (anche umano), ma soprattutto distruzione di capitale altrui.
Questo tipo di guerra, con la proliferazione globale degli armamenti nucleari, è diventato di fatto impossibile o quasi.
FUORI MAZINGA DALL’UNIVERSITA’
Pubblichiamo l’appello dei ricercatori contro la partecipazione dell’università alle ricerche di cyber-guerra
per adesioni scrivete all’indirizzo scienziati@insiberia.net
Fuori gli assassini da “La Sapienza”
Oggi si è tenuto all’università l’incontro “ARMI CIBERNETICHE E PROCESSI DECISIONALI”. L’incontro è promosso dall’università “La Sapienza”, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero della Difesa, Ministero dello Sviluppo Economico, nonché da un elevato numero di aziende private, tra cui spiccano i nomi di Finmeccanica, che fa parte delle aziende che ci forniranno i caccia F-35 alla modica cifra di 15 miliardi e IBM, il cui progetto “smart cities” punta a creare una piattaforma in grado di interconnettere a livello informatico dati provenienti dalla realtà concreta della città, finalizzato al controllo, alla verifica del comportamento, al monitoraggio, alla localizzazione, previsione e costante tracciabilità di ogni movimento di ogni singolo/a.
Trento contro IBM e l’apparato bellico nelle università
Nelle scorse settimane (il 13 e poi il 18, 19 e 29 aprile) si sono tenuti a Trento gli ICT Days, dove ICT sta per Information and Communication Technology. L’evento, organizzato dall’ università di Trento, dalla Fondazione Bruno Kessler e da Trento Rise, ruotava attorno all’ inaugurazione di un nuovo laboratorio di IBM per la ricerca sul linguaggio automatico (“IBM language and knowledge center for advanced studies”) e dava considerevole spazio alla propaganda del progetto “Smart Cities”, altro settore di punta di IBM.
Le tecnologie della repressione “Non datele ai regimi autoritari”
di Arturo di Corinto (da La Repubblica)
I governi autoritari di tutto il mondo usano tecnologie europee ed americane per spiare i propri cittadini. Tecnologie per le intercettazioni email e telefoniche, tecnologie per il riconoscimento facciale delle foto di manifestanti e dissidenti, tecnologie per il riconoscimento vocale sulle reti mobili, tecnologie che possono avere conseguenze mortali per gli attivisti dei diritti umani e civili.