Nel 1946, dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, gli stessi scienziati che avevano contribuito a sviluppare e a testare la bomba atomica, diedero vita ad un forte movimento di opinione contro il suo utilizzo. Questo atteggiamento è emblematico dell’ingenuità e ipocrisia con la quale gli scienziati interpretano e considerano il proprio ruolo nella società.
La scienza non è neutrale, ma porta inevitabilmente con sé tutte le conseguenze dei rapporti sociali e del contesto storico in cui viene partorita. Il pensiero contrario è un vecchio rottame del positivismo ottocentesco.