Lo scorso 16 maggio i lavoratori e le lavoratrici della Maca, ditta appaltatrice per le pulizie all’ospedale Sandro Pertini di Roma, hanno occupato il tetto dell’edificio principale del nosocomio per pretendere mesi di stipendi arretrati e denunciare condizioni di lavoro sempre più precarie e sottopagate che mettono a rischio sia la salute pubblica che la situazione dei lavoratori.
Allo Spallanzani, invece, i lavoratori denunciano carenza di organico, il mancato pagamento delle fasce, ore straordinarie non recuperabili e non pagate. Ore che, se recuperate porterebbero al collasso dell’istituto e che quindi vengono accumulate di anno in anno senza nessuna possibilità di usufruirne. L’organizzazione interna dello Spallanzani non è ad oggi in grado di garantire il normale svolgimento dell’orario di lavoro previsto dal contratto. Non solo, ma scarica sulle spalle dei lavoratori il prezzo di una cronica carenza di organico.
Alle proteste i dirigenti delle aziende ospedaliere hanno reagito con una forte stretta repressiva: decine di denunce sono scattate verso i lavoratori del Pertini ed addirittura una sospensione di 4 mesi per Alessia e Lorenzo, due operatori dello Spallanzani che avevano osato denunciare l’insostenibilità della situazione nel loro ospedale dalle frequenze di Radio Onda Rossa.
Alle denunce seguiranno dei processi e, si sa, i procedimenti legali comportano un gran dispendio di tempo e denaro. Abbiamo quindi deciso di contribuire ad una cassa di resistenza organizzando una giornata informativa all’università con un pranzo sociale ed un aperitivo i cui proventi andranno interamente a sostegno delle lotte di lavoratrici e lavoratori.
L’iniziativa è organizzata da:
Officina di fisica, Sapienza clandestina, C.A.G.,
Coordinamento lavoratori spallanzani,
Cobas policlinico, Cobas lavoro privato.