Scenari Energetici 2.0

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La logica dell’ EMERGENZA ha caratterizzato le scelte governative degli ultimi anni, garantendo la permanenza di politiche atte a salvaguardare l’appropriazione privata del profitto e ad imporre la socializzazione dei costi: dall’accordo Fornero sulla produttività, ai tagli all’istruzione pubblica e alla sanità o, più in generale, alla svendita di territori e servizi.

In questo quadro la cosiddetta green economy ha assunto un ruolo fondamentale: presentata come la nuova frontiera di investimento con cui creare occupazione e spacciata come sinonimo di “sviluppo eco-sostenibile”, nei fatti permette proficui investimenti e guadagni per pochi, ma a prezzo della mercificazione e sfruttamento dei territori e delle nostre vite, tanto quanto le vecchie fonti fossili. In tempi non sospetti, l’introduzione della parola magica “fonti assimilate“, nei decreti che regolano l’erogazione di incentivi statali agli impianti di produzione energetica, permise un fiorire di investimenti nel settore dell’incenerimento dei rifiuti. Continua a leggere

La guerra dentro l’eccellenza universitaria

da Contropiano

Università, classe dirigente e guerra: il caso della Scuola Sant’Anna di Pisa. Un laboratorio comune per studenti eccellenti, militari, scienziati e futuri quadri dirigenti.

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Se gli ultimi dati del Consiglio Universitario Nazionale ci hanno confermano l’avanzamento nella costruzione di un’Università di classe, dove la ristretta “utenza” che potrà permettersi di studiare negli atenei privati andrà a formare la futura élite tecnocratica del Paese, il caso della Scuola Sant’Anna di Pisa ci presenta un modello di formazione della classe dirigente basato non sull'”esclusione” di classe ma sulla “cooptazione”.

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