Nel piano di studi metti la lotta!

Primo giorno nella facoltà di Fisica o iscritto ormai da molti anni?
Di sicuro, però,  sai che situazione ti aspetta mettendo piede in un’aula universitaria.

Ci troviamo di fronte a un’università, anno dopo anno, sempre più definanziata  e dequalificata, gestita come un feudo da professoroni e baroni.
Le  tasse universitarie aumentano a ritmi vertiginosi – per gli studenti fuoricorso  sono state esattamente raddoppiate-, le biblioteche chiudono, gli spazi di socialità mancano o vengono smantellati, gli alloggi dello studente e le borse di studio sono sempre di meno e vengono elargiti in base al merito, facendo sottostare chi ne voglia usufruire a un continuo ricatto: o sei produttivo o sei fuori!

La gestione mafiosa del nostro ateneo, come confermano le inchieste sul magnifico rettoreFrati, è funzionale più al mantenimento del proprio potere e dei propri interessi che alle necessità degli studenti, i primi a pagarne le spese, ma non gli unici. I lavoratori della Sapienza, infatti, da chi si occupa delle guardianie a chi delle pulizie, sono in mobilitazione contro la gestione Frati da più di due anni poiché costretti a condizioni di sfruttamento e precarietà insopportabili.

L’università, dunque, non fa che riflettere le condizioni sociali ed economiche dei lavoratori e dei giovani nella nostra cara Italietta, governata ormai da anni a colpi di tagli e austerità.
Nelle macerie dell’istituzione universitaria  le facoltà scientifiche sono di certo un’eccezione,  alcuni settori di ricerca sono ancora finanziati in quanto possibili ambiti di profitto per innumerevoli aziende, spesso e volentieri del settore bellico come, ad esempio, Finmeccanica.

Il dipartimento di Fisica è un florido  vivaio per futuri scienziati, lavoratori ultraspecializzati privi di ogni condizionamento etico e, nella totale assenza di finanziamenti pubblici volti a una ricerca libera,  ricattabili in tutto e per tutto.
Che senso ha la corsa contro il tempo per ottenere una laurea che ci assicura sempre di meno un futuro dignitoso e ci mette in competizione con i nostri compagni?! Vogliamo arrivare primi per essere sfruttati meglio, all’inseguimento di una borsa di ricerca o di inesistenti concorsi dopo anni passati con la testa china sui libri, senza neanche il tempo di sviluppare un sapere critico?
Nessuna speranza? Unica soluzione, scappare all’estero? Assolutamente no!

Noi abbiamo cominciato e abbiamo capito che organizzandoci insieme possiamo migliorare materialmente le nostre condizioni di vita. Se non lo facciamo noi nessuno lo farà per noi.
Sono  numerosi gli esempi di come riappropriandoci di ciò di cui abbiamo bisogno diamo risposte concrete ai nostri desideri: aule e spazi sottratti all’università in cui socializzare, studiare, scambiarsi libri e  appunti a costo zero, studentati occupati per sottrarsi al ricatto dell’affitto. Allo stesso modo, possiamo  organizzarci per contestare  un professore che non vuole mettere un appello in più, per dar vita a dei saperi nostri, non determinati dai ritmi e dagli interessi di un’università gestita da chi certo non ci vuole  pensanti e dotati di senso critico.

Proprio per questo ci trovarai, come oggi, tutti i martedì e i lunedì dalle 14 alle 16 fuori dal Vecchio Edificio di Fisica o in Ciclofficina con un archivio di libri, appunti e testi d’esame dei corsi di Fisica.  Munisciti di pennetta che quest’anno i libri non si pagano!
Ci siamo ripresi solo una piccola parte di quello che ci spetta…

ASSEMBLEA MARTEDI’ ALLE 14-IN CICLOFFICINA-VECCHIO ED. DI FISICA