A La Sapienza la gestione di pulizie, guardianie, giardinaggio, verbalizzazione degli esami et cetera, è esternalizzata. Ciò significa che l’università appalta a ditte esterne tutti questi servizi, introducendo così degli intermediari che lucrano sulle spalle di lavoratori e lavoratrici.
Questi appalti sono stati vinti a ribasso causando un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro: il personale in malattia, pensione o assente per altre ragioni, non viene sostituito, ma si “chiede” ai lavoratori presenti di fare sempre di più. Gli stipendi d’altra parte si abbassano per via di decurtazioni ingiustificate in busta paga e, come se non bastasse, le ditte non rispettano quanto previsto dai contratti nazionali di categoria e dai capitolati d’appalto (elargizione del 28% in più per il Sabato, pagamento a parametro e non a ore, territorialità, scatti di anzianità ecc.).
Per queste e molte altre ragioni da più di un anno lavoratori e lavoratrici dei comparti di pulizie e portinerie sono in stato d’agitazione ed è nata un’assemblea di lavoratori e studenti: si sono susseguiti sit-in, scioperi ed altre iniziative di lotta autorganizzate. Da questa esperienza si è costituito un comitato autonomo di lavoratori e lavoratrici che oggi, Mercoledì 17 Aprile ha indetto un’ulteriore giornata di sciopero.
Si sente molto parlare di austerità e di ottimizzazione dei costi, ma evidentemente le orecchie del rettorato sono foderate di prosciutto: perchè appaltare a ditte esterne ciò che l’università potrebbe gestire direttamente, tagliando di molto i costi e fornendo un interlocutore preciso ai lavoratori?
Evidentemente ci sono degli interessi da tutelare: l’università scarica la responsabilità della gestione dei rapporti con i lavoratori e della conseguente conflittualità su aziende terze che da parte loro hanno interesse a guadagnare il più possibile, fregandosene di diritti e dignità dei lavoratori.
Come studenti riteniamo fondamentale appoggiare questa lotta non solo perchè siamo noi a pagare le tasse e ad usufruire dei servizi, sempre più scadenti, ma anche perchè crediamo che, sia importante superare la frammentazione tra le diverse lotte che si stanno diffondendo e tra coloro che le animano.
Una sconfitta per loro oggi si tradurrà in peggiori condizioni di lavoro per noi domani, una loro vittoria invece costituirebbe un importante precedente per determinare un’inversione di tendenza rispetto alle scellerate politiche di liberalizzazione selvaggia del mercato del lavoro.
BASTA SFRUTTAMENTO, BASTA APPALTI, INTERNALIZZAZIONE SUBITO
Assemblea lavoratori-studenti La Sapienza