L’introduzione della parola magica “fonti assimilate”, nei decreti che regolano l’erogazione di incentivi statali agli impianti di produzione energetica, ha permesso un fiorire di investimenti nel settore dell’incenerimento dei rifiuti. Questo processo, oltre ad essere un vero spreco dal punto di vista energetico (l’energia prodotta dalla combustione dei rifiuti è una frazione trascurabile di quella impiegata per produrli), impatta notevolmente sui territori nei quali viviamo: inquinamento dell’aria, del suolo, delle falde acquifere e del cibo che mangiamo.
Considerando il rifiuto come una possibile fonte energetica, invece che materia riutilizzabile, si continuerà inevitabilmente ad inquinare per favorire i profitti di chi specula sulla gestione dei rifiuti.
MARTEDI’ 23 APRILE 2013 ore 16
- Ne Parleremo con la dottoressa Patrizia Gentilini medico dell’associazione Isde Medici per l’ambiente.
- Vecchio Edificio di Fisica dell’università La Sapienza di Roma, Aula Conversi.